Il Trattato di Wichale; La Nascita di una Tensione Diplomatica ed il Richiamo del Nazionalismo Etiopico

Il Trattato di Wichale; La Nascita di una Tensione Diplomatica ed il Richiamo del Nazionalismo Etiopico

L’inizio del XIX secolo vide l’Impero Etiope, guidato dalla dinastia Solomonica, navigare attraverso acque tumultuose. L’espansionismo europeo, la corsa per il controllo delle materie prime e l’interesse verso nuovi mercati si stavano rapidamente intensificando. In questo contesto storico cruciale si inserisce il Trattato di Wichale del 1889, un accordo che avrebbe segnato profondamente le relazioni tra l’Etiopia e l’Italia, lasciando una scia di tensione diplomatica e alimentando il risveglio del nazionalismo etiopico.

Il trattato nacque dalle ambizioni italiane di colonizzare la regione dell’Eritrea, allora sotto controllo egiziano. Il primo ministro italiano, Francesco Crispi, desiderava acquisire un porto strategico sul Mar Rosso per garantire il controllo delle rotte commerciali verso l’Oriente. Per raggiungere questo obiettivo, Crispi si rivolse al Negus Menelik II, imperatore d’Etiopia, proponendo un trattato di amicizia e protezione reciproca.

L’incontro tra i rappresentanti italiani e Menelik II avvenne a Wichale, una località etiopica situata nei pressi del confine con l’Eritrea. Il testo del trattato fu redatto in italiano e in amarico, la lingua ufficiale dell’Etiopia. Tuttavia, durante il processo di traduzione, si verificò un errore cruciale che avrebbe avuto conseguenze enormi: la versione italiana del trattato includeva una clausola che poneva l’Etiopia sotto la protezione diplomatica italiana. Questa clausola mancava nella versione in amarico presentata a Menelik II.

Menelik, non sospettando il tranello nascosto nelle parole italiane, firmò il trattato convinto di aver stretto un’alleanza con l’Italia. Il Negus era però un leader astuto e attento alle mire colonialiste europee. La sua firma fu più che altro una mossa strategica per ottenere armi e finanziamenti da parte dell’Italia.

Tuttavia, la verità del trattato fu presto rivelata. Quando l’Italia iniziò a mostrare ambizioni espansionistiche in Etiopia, Menelik comprese il significato della clausola di protezione e si rese conto di essere stato vittima di un inganno diplomatico. La scoperta dell’errore nella traduzione causò uno scandalo internazionale e alimentò la crescente tensione tra l’Etiopia e l’Italia.

Trattato di Wichale: Aspetti chiave
Data: 2 maggio 1889
Luogo: Wichale, Etiopia
Partecipanti: Menelik II (Imperatore d’Etiopia) e Giacomo De Martino (rappresentante italiano)
Obiettivo: Stabilire un accordo di amicizia e protezione reciproca
Contesto storico: Espansionismo europeo in Africa, corsa coloniale
Conseguenze: Tensione diplomatica tra l’Etiopia e l’Italia, nascita del nazionalismo etiopico

Menelik reagì con decisione. Radunò le forze dell’Etiopia, compiendo una serie di campagne militari che sconfissero le truppe italiane nella Battaglia di Adua del 1896. Questa vittoria storica fu un colpo duro per il prestigio italiano e segnò la fine dei piani coloniali italiani in Etiopia.

Il Trattato di Wichale rimane un episodio cruciale nella storia africana. La disavventura diplomatica tra l’Etiopia e l’Italia contribuì a rafforzare la coscienza nazionale etiopica, spingendo il popolo a unirsi contro l’invasore. La battaglia di Adua si trasformò in un simbolo della resistenza africana all’imperialismo europeo, dimostrando al mondo che anche le potenze coloniali potevano essere sconfitte.